I CLUBS

Stretta di mano tra i Roma Clubs e Ciarrapico

di Michele Baldi

Per Dino Viola era qualche cosa più di una consuetudine, forse un rito, di certo era diventato un appuntamento classico quello di incontrare i Roma Clubs riuniti in assemblea poche ore prima di un incontro casalingo della Roma. E poi era anche un fatto scaramantico perché, forse pura coincidenza, la partita che seguiva l'assemblea vedeva la squadra sempre vincente.
Certamente non a queste cose deve aver pensato Giuseppe Ciarrapico, quando ha finalmente accettato l'invito di Aldo Sbaffo, presidente dell' AIRC, ad incontrare tutti i Roma Clubs al di fuori dello stadio. E così alla vigilia dell'incontro tra la Roma ed il Foggia, l'AIRC ed il nuovo presidente si sono finalmente presentati ufficialmente nella sede consueta del lungotevere. L'occasione non è purtroppo servita, secondo tradizione, a sfatare il tabù dell'Olimpico: peccato perché sembrava davvero fatta, anche se poi il successo è arrivato puntuale dopo quarantott'ore nell'incontro di Coppa Italia con il Napoli.
L'assemblea, in attesa dell'arrivo del presidente Ciarrapico, ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto da Fausto Iosa e da molti altri amici che hanno dato vita in Curva Sud alla nuova realtà dei "Lupi" con Roberto Ciuti e Sergio Garavini in prima fila a chiedere collaborazione a tutti gli amici del Centro affinché l'AIRC diventi una realtà sempre più forte.
E poi collaborazione anche in Curva Nord per tutto quello che puntualmente viene organizzato dopo anni di silenzio ed assenza di tifo. I risultati raggiunti fino a questo momento hanno dimostrato la straordinaria capacità organizzativa di tante persone, frutto anche di enormi sacrifici personali che tutti i clubs hanno apprezzato determinandosi nell' aiutare concretamente gli sforzi del centro nell'organizzazione di tutte quelle coreografie che ben conosciamo. Poi l'arrivo di Ciarrapico, in compagna di Gianni Petrucci, in una sala gremitissima da tutti i presidenti e responsabili dei diversi Roma Clubs.
Il presidente si è presentato raccontando fatti, esperienze, aneddoti e promettendo soprattutto impegno duraturo e risultati.
I presenti hanno applaudito con il calore vero e sincero dei tifosi, ma consapevoli soprattutto che poi, come in tutte le cose, i veri discorsi li faranno i fatti. Ci sarebbe stato da parte di molti il desiderio e la volontà di chiarire aspetti dell'ascesa alla presidenza di Giuseppe Ciarrapico e della sua prima campagna acquisti che ancora non hanno convinto, ma da buoni padroni di casa i Roma Clubs hanno applaudito e salutato evitando polemiche di ogni tipo. Importante è ora lavorare insieme per la Roma, per gli eventuali "chiarimenti" le occasioni non mancheranno certamente. Anche perché l'AIRC mai come quest'anno ha, se possibile, una responsabilità ancora maggiore. Non a caso infatti a presiedere l'assemblea era Aldo Sbaffo, nominato da alcuni mesi consigliere d'amministrazione della Roma. Un fatto che se da una parte premia e riconosce il ruolo importante dell' AIRC, dall'altro impegna ancora di più l'associazione ad adoperarsi affinché si rappresenti sempre più degnamente il nome di Roma e della Roma. E sempre tenendo preminente il ruolo del tifoso, protagonista e responsabile, ma la cui immensa e straordinaria passione non deve in alcun modo essere strumentalizzata o diventare secondaria rispetto alle altre componenti del calcio. Ma certamente tifosi e presidente su di una si sono trovati e sempre si troveranno uniti: una Roma forte e vincente. Ad ognuno i propri ruoli e le proprie responsabilità. Ironico, più di una volta, Ciarrapico ha garantito una squadra di giocatori educati e determinati, smentendo duramente chi lo vorrebbe in difficoltà e già pronto a lasciare. Ed a questo proposito dure dichiarazioni di guerra nei confronti di chi, giornalisti in prima fila, tenterà di pescare nel torbido o di danneggiare ed approfittare della Roma. E probabilmente nell'affermare queste cose Ciarrapico era ben consapevole, considerati tutti i "presupposti" e gli "appoggi" della sua presidenza, che alibi non ne avrà.
Non ci saranno né congiure né altro a giustificare insuccessi. È un presidente costretto a vincere, sia in campo che fuori. Lui è convinto di riuscirci, limiti di potere non ne ha.
Petrucci, vicepresidente esecutivo ed uomo immagine della società, si è congedato augurando solamente buona fortuna a tutti perché ha sostenuto che quando parla il presidente, il vicepresidente ascolta e sta zitto.
E speriamo allora che il presidente Ciarrapico faccia in modo che quando la Roma scenderà in campo tutti la guardino ammirati, senza parlare.

Tratto da La Roma novembre 1991

Indietro